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Ponte di Vaiana, Forte dei Marmi – Seravezza (LU)

05050003Il nuovo ponte di Vaiana sostituisce il vecchio ponte parzialmente distrutto dalla piena del fiume Versilia nel giugno del 1996. I vincoli assegnati per la redazione del progetto erano essenzialmente legati al rispetto delle sezioni di deflusso del corso d’acqua al termine dei lavori di adeguamento unitamente al contenimento dei costi nei limiti assegnati dal finanziamento regionale per la ricostruzione del manufatto.
La presenza della viabilità esistente ha imposto di limitare al minimo l’altezza di impalcato privilegiando ponti con struttura portante a via inferiore. Dopo attenta analisi di strutture alternative la scelta è ricaduta su uno schema Langer caratterizzato da impalcato in cemento armato precompresso sostenuto da una coppia di archi in acciaio non controventati e con pendinatura verticale. La struttura mista, acciaio per l’arco e c.a.p. per l’impalcato, estende il campo di applicazione delle strutture combinate arco-trave a luci minori dei 130-150 metri dove correntemente trovano utilizzo ottimale. L’impalcato in c.a.p. presenta una serie di aspetti positivi: risolve con estrema facilità il problema delle azioni locali grazie al comportamento a piastra della struttura in c.a.p. riducendo sia l’altezza di impalcato necessaria che le quantità dei materiali; la precompressione longitudinale consente alla struttura di impalcato di assolvere con piena funzionalità alle azioni di trazione trasmesse dall’arco e costituisce una membratura con inerzia ampiamente sufficiente a stabilizzare archi anche molto sottili; il peso di impalcato in c.a.p. stabilizza il carico sulla pendinatura con effetti benefici sia per la fatica della cortina che per il comportamento dinamico dell’intera struttura; in ultimo, i rapporti geometrici dei vari elementi, spessore dell’arco, altezza della trave, interasse pendini, si mantengono conformi alle strutture di maggior luce a tutto vantaggio dell’eleganza del ponte.
Il ponte descritto, riconducibile allo schema Langer teorico, ha una luce di 32 metri con una larghezza fuori tutto di 8.00 m, altezza di impalcato pari a 47 cm e coppia di archi metallici con freccia di circa 6 metri, realizzato con profilo scatolare dello spessore costante di 24 cm x 58 cm. La pendinatura è stata realizzata con barre GEWI del diametro di 26,5 mm pretese al carico necessario al sostegno dell’impalcato.
Il problema maggiore di strutture così ottimizzate dal punto di vista delle sollecitazioni è rappresentato dalla difficoltà di montaggio a causa delle limitatissime risorse per azioni diverse da quelle per le quali è progettata. Nel caso in esame il problema è stato risolto sfruttando la caratteristica di isostaticità esterna della struttura e la conseguente attitudine ad essere movimentata senza alcun tormento strutturale. Il ponte è stato realizzato fuori opera e a mezzo di un sistema di binari poggianti sulle vecchie pile del ponte andato distrutto è stato posto in opera nella sua posizione definitiva. La movimentazione è stata eseguita utilizzando martinetti appositamente studiati e l’intera operazione è durata complessivamente quattro giorni senza mostrare difficoltà di sorta. Il lavoro è stato completato nell’anno 1998.

Committente Amministrazione comunale di Seravezza.

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